Diario

Essere Hachiko

Se avete più o meno la mia età non potete non conoscere Nana, il famosissimo manga di Ai Yazawa . Vi sarà capitato di vedere qualche puntata dell’anime su MTV ( si alla fine degli anni 90 , inizio 2000 su mtv c’era la serata anime ) . Per chi non lo conoscesse vi faccio un breve riassunto ( scherzo faccio un semplice copia\incolla da wikipedia) .

La storia, ambientata nel Giappone contemporaneo, segue le vicende di due ragazze ventenni, Nana Komatsu e Nana Osaki, accomunate dallo stesso nome e dall’uguale decisione di trasferirsi a Tokyo. Le due giovani prendono lo stesso treno diretto alla capitale giapponese, ed è lì che si conoscono. Separate alla stazione, si incontreranno successivamente per caso in un appartamento che entrambe hanno intenzione di affittare: decideranno di essere coinquiline e di dividere insieme la vita quotidiana. Nana Osaki decide di andare a Tokyo per avere successo con la sua band, mentre Nana Komatsu, soprannominata “Hachi”,inizialmente spinta da desiderio di ricongiungersi con Shoji, deciderà di rimanere per trovare la sua indipendenza . Le due ragazze hanno caratteri totalmente differenti.

Nana Osaki è una delle due protagoniste. Ha avuto un’infanzia difficile. Abbandonata all’età di 4 anni dalla madre scappata con un uomo e senza avere mai conosciuto il padre viene affidata dalla madre alla nonna. Accusata ingiustamente di essersi prostituita, decide di abbandonando la scuola. Dopo la morte della nonna grazie all’amico e compagno di scuola Nobuo Terashima, spesso chiamato semplicemente Nobu, conosce Ren Honjo e Yasushi Takagi. I due le propongono di partecipare al loro progetto di fondare una band: Nana accetta, e diventa la cantante dei Black Stones .

Tutte vogliono essere lei. E’ bella, ha talento, è indipendente e sta con Ren. La classica ragazza apparentemente dal cuore di ghiaccio, che non ha paura di nulla e di nessuno.

Nana Komatzu ( hachiko) l’altra protagonista, viene da un passato tranquillo, farcito di amori non corrisposti. Grazie alla sua migliore amica Junko, Nana conosce un ragazzo di nome Shoji,che comincia a frequentare. Shoji dopo il diploma parte per Tokyo per tentare l’ammissione all’Accademia di Belle Arti Si accorda con lui per raggiungerlo dopo il diploma e trovare la sua indipendenza. È una ragazza solare, ingenua, dolce e premurosa, spesso ossessionata dal “Grande Demone Celeste”( un entità astratta a cui attribuisce tutte le sue sfortune) e dalla ricorrenza del numero 7 nella sua vita. A causa del suo carattere, Nana le dà amichevolmente il soprannome di “Hachiko”, come il famoso cagnolino fedele.

Tra le due ragazze si crea un legame talmente forte da poter esser considerato vero e proprio amore. Un amore che va oltre l’attrazione fisica,oltre il tempo,le distanze e le incomprensioni.

Tutte le coetanee che conoscevo e che avevano visto l’anime o letto il manga, volevano essere Nana Osaki . Era quella ganza, forte, bellissima. Nessuna voleva esse Hachi.

Hachi era vista come la ragazzina debole, svampita, piagnona . Era L’equivalente del cavaliere di Andromeda nei cavalieri dello zodiaco.

Io a differenza delle mie amiche non volevo essere nessuna delle due, in realtà io volevo essere la versione femminile di Takumi. Takumi è il chitarrista di uno dei gruppi principali del manga che, dopo aver scoperto la gravidanza di hachi, decide di sposarla per poi cornificarla praticamente per tutto il tempo. Volevo essere come lui perché…è uno stronzo. Ha tutte le persone ai suoi piedi , sa di essere bellissimo e desiderato e non fa nulla per evitarlo. Se ne sbatte altamente dei sentimenti degli altri. Professionale e cinico. Praticamente volevo essere una Takumi con le tette. E invece mi ritrovo ad essere proprio Hachi.. E diciamocelo.. .essere lei fa schifo !! ( Senza offesa Chiara ❤ ) . In questi due ultimi mesi sono riuscita ad  incarnare tutti quegli atteggiamenti che odiavo di lei. Cioè non proprio tutti. Alcuni non mi dispiacciano affatto ! Ad esempio come Hachi mi piace essere guardata, mi piace sentirmi desiderata, coccolata. Senza rendermene conto, sono diventata un po alla volta emotivamente Hachiko, lunatica, sognatrice innamorata dell’amore, emotiva. A volte anche un solo abbraccio un po troppo affettuoso, qualche parolina di troppo e parto per le lande. E’ successo anche ultimamente, con un ragazzo che avevo sempre trovato molto carino . Inizialmente pensavo volesse far ingelosire qualcun* o che fosse semplicemente guidato dai suoi istinti fisici o semplicemente fosse spinto da semplice gentilezza amicale ..non mi è mai passato per la mente di potergli interessare (se devo esse sincera, un po ci speravo ed alcuni suoi apprezzamenti\proposte un po ehm u.u promettevano bene) . In quei momenti ero inconsapevolmente Hachiko, mi sentivo bene, carina…meno strana. Con le sue attenzioni era stranamente riuscito anche a risvegliare alcuni miei aspetti più “fisici” con cui ho un rapporto di distante e fredda convivenza da anni. Come Hachiko ero partita per mille viaggi mentali, in una delle mie tante storie che esistono solo nella mia testa. Quello che continuo a chiedermi è … come e quando sono diventata cosi? lo sono sempre stata? Quando ho smesso di voler diventare la versione femminile di Takumi? La stronza insensibile ( in amore intendo eh). Prima potevo dare la colpa al testosterone, ma adesso?

Sarà per caso colpa del grande demone celeste??

E voi ormai trentenni miei, conoscevate il manga? In che personaggio vi identificavate?

ps

Signorina Ai Yazawa, se eventualmente si decidesse a finire sto benedetto manga le saremmo infinitamente grat*, abbiamo ancora tant lacrime in sospeso da versare.

Distinti saluti

Hach… ehm Serena Barbato

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.