Rieccoci nuovamente qui, in questa confort zone di pubblicazione settimanale fissa, in cui riempio il mio vuoto interiore pubblicando sprazzi di un passato certamente più prolifico. Sia chiaro mi fa piacere condivider con voi il libro, so che apprezzate(o almeno spero), ma ormai è più diventato un gesto per sopperire alla mia mancanza di emozioni, che rende sterile la mia mano ed il mio pensiero. L’unico pensiero che ho nella testa e che cerco di non trascrivere è l’enorme critica che vorrei fare a tutto questo sterile movimentismo, cosi privo di finalità realmente politiche, cosi lontano da una lotta di classe sociale e reale. Ma sarebbe cosi ripetitivo avendolo gia detto più e più volte.Anche se preferirei farlo in un video ma ahime la connessione fa schifo( per quanto finirei per perdermi in mille e mille parole come al mio solito).
Sicché vi lascio alla seconda parte aspettando che l’autunno mi porti calore e nuove sensazioni.
Per quanto riguarda il discorso maternità il discorso si fa molto più complesso poiché si è evoluto con me nel tempo. Probabilmente questo è uno dei punti che più di tutti ha portato al rifiuto di mio padre verso la mia transizione. Per lui io ero il primo figlio maschio incaricato di portare avanti il cognome di famiglia, magari a mia volta con un primogenito maschio a cui dare il suo nome. Piccola premessa, ho due fratelli ed una sorella che hanno già dei figli. Mio fratello ha due maschietti a cui non ha dato il nome di mio padre(cosa che l’ha fatto veramente incazzare e rafforzare le sue speranze su di me),e mia sorella due femminucce(va be in quel caso non ci sarebbe stata comunque continuità di cognome). Quello che non ha mai capito e che, al di la della mia consapevolezza, non sarei mai voluta diventare “padre” anzi, l’idea di diventare genitore mi terrorizzava . Se mi avessero chiesto la prima cosa che mi veniva in mente quando pensavo alla maternità, avrei risposto il film Alien. Non so perché collegavo l’idea di una nuova vita che cresce in un corpo all’attacco di un facehugger che, dopo aver impiantato nel corpo della vittima il proprio embrione, restava li in attesa 9 mesi fino alla formazione di un chestburster dalla forma umana, che a breve sarebbe esploso dalla pancia della vittima . Non so se questo collegamento fosse frutto delle esperienze legate alla mia famiglia o per il disagio che provavo verso me stessa, in un periodo in cui non avevo ancora identificato e riconosciuto le cause di quel disagio. Ora se devo esse sincera, non è più cosi. Non so dirvi da quanto o cosa ha fatto scattare questo cambiamento, ma oggi quando sento parlare di maternità non riesco a non sentire una strana sensazione di vuoto, un peso che mi trascina in uno stato di strana tristezza. Una tristezza a cui non riesco a dare un significato razionale. Ho chiesto quindi a mia sorella di provare a spiegarmi cosa si prova a sentire una vita che ti cresce lentamente dentro. Ma niente.. non sono riuscita a cogliere di conseguenza a trattenere nessun tipo di immagine\sensazione. Non posso fare a meno comunque di chiedermi cosa ha fatto scattare queste sensazioni, cos’è cambiato in me. Sia chiaro… anche se il mio corpo fosse ideo al concepimento o se ne avessi le possibilità, per il periodo di instabilità economica che sto vivendo per non parlare del momento storico\politico, l’idea di averne uno ora non mi sfiorerebbe nemmeno. Nonostante ci sarebbero varie alternative al concepimento naturale ( gpa, adozione ecc ecc) non riesco a non avere una marea di dubbi e paure. Che futuro attenderebbe quest* mi* ipotetic figli*. Tra persone che, dimenticando un passato abbastanza recente fatto di emigrazione, dittatura, deportazioni e guerre, continuano ad inneggiare alla morte di migliaia di persone che fuggono da situazioni di estremo pericolo, o che si accaniscono con estrema violenza contro chi è considerato diverso. Violenza verbale e fisica legittimata da un governo che definire fascista è poco ( vedi le continue dichiarazioni del ministro Fontana e di Salvini sulle famiglie arcobaleno). Quindi mi chiedo. Cosa avrebbe da offrire ad una nuova vita un mondo come il nostro? Cosa avrei io da offrire. Ma soprattutto sarei disposta a “far nascere” un* bambin* sapendo che si troverebbe a vivere in uno stato che discrimina continuamente tutte le famiglie ritenute non “normali”, per un mio desiderio di genitorialità , anche futuro? E comunque ora sono felicemente la “mogliettina” di un ragazzo che odia enormemente quei piccoli cuccioli di umano sicchè nisba. Per quanto riguarda l’ultimo punto di “incongruenza” dei primi approcci al percorso, come ho gia accennato, inizialmente non provato tutta questa repulsione verso i miei genitali, c’era semplicemente un patto di non belligeranza che ho rotto dopo 3 mesi di terapia, con bombardamenti a tappeto di androcur 100. Vi dirò, grazie al quella splendida creatura con cui condivido i miei giorni, quel disagio un po è calato, anche se occasionalmente ritorna con dei picchi enormi. Vorrei condividere con voi una lettera pubblicata sul mio blog il 5 dicembre,8 mesi dall’inizio della Tos, indirizzata al mio pene( si ho scritto una lettera ai miei genitali come si fa un amico\nemico):
“Ciao... si sono io... quella che ha cercato di ucciderti più volte... e probabilmente c'è riuscita ( 5 mesi di androcur 100 ammazzerebbero qualsiasi cosa) . La stessa che ti ha addossato tutto il peso del suo disagio, quasi al pari di quei peletti che ancora mi crescono sul viso( in realtà quelli non li batte nessuno LI ODIO).
Sono anni che comunque avevamo smesso di dialogare, accontentandoci di una reciproca convivenza, ed ormai sono 3 mesi che hai smesso di salutarmi al mattino.
Non so se è troppo tardi ma vorrei dirti che mi dispiace.
Mi sono accanita su di te in maniera irrazionale, spinta dalla paura e dalla disforia, ma in fin dei conti sappiamo che non è colpa tua. Non sei tu a determinare il mio genere, ne chi sono, come non lo sarà l'organo che nascerà dalle tue ceneri.
In fin dei conti sei sempre stato li ed insieme condividiamo lo stesso corpo da circa 33 anni.
In realtà non è sempre stato cosi anzi, fino a 12 mesi fa ero quasi intenzionata a tenerti , a darti una seconda possibilità. Pensavo : Una donna ed il suo pene.... non dovrebbe esse male.
Ma poi con l'inizio della terapia ho dovuto fare una scelta, tra il tenerti in vita o avere risultati """ veloci """ e visibili senza nessun tipo di ostacoli(il testosterone ed i suoi effetti dovevano sparire e questo ha influito anche sulla tua salute), ed ho scelto la seconda ipotesi.
Spero tu possa capire.
Sono partita pian piano con dosi di androcur 50, ma te testardo continuami a farmi visita nei momenti meno adatti( o almeno era quello che pensavo) .
Quando volevo indossare qualcosa di estivo ed aderente, oppure di svolazzante, o peggio, durante i primi incontri con la mia dolce metà.
Mi vergognavo di te ed ero terrorizzata al solo pensiero che lui o chiunque altro essere vivente potesse notarti, io stessa cercavo di non incrociare i nostri sguardi.
Volevo farti scomparire, non capendo che, ogni tuo risveglio era solo il segnale del mio stare bene, del mio sentirmi al sicuro con lui al di la della tua presenza.
Presenza che lui avrebbe capito e mai giudicato, forse anche più di me .
Ricordi le crisi di pianto? Le posizioni che utilizzavo durante quegli abbracci per evitare che tu entrassi in contatto con lui? Quella paura del guardarti anche sotto la doccia?
Ripensandoci mi sento cosi stupida.
A luglio poi ho deciso di darti il colpo di grazia chiedendo alla mia endocrinologa di aumentare la dose di androcur, e da quel momento di te più nessuna traccia e con te qualsiasi stimolo o accenno di piacere, cadesti come corpo morto cade.
Ed in quel momento è iniziata la mia calma piatta, la mia totale assenza di impulsi, il mio nirvana sessuale, accompagnato dall'auto-convincimento che tutto potesse essere sostituito da un piacere piu " raffinato", mentale, meno istintivo.
Col senno di poi devo essere sincera, un po mi dispiace ed un po me ne pento, ma probabilmente era quello di cui avevo bisogno.
Sia chiaro, sono sempre convinta di volerti trasformare in altro, ma in fin dei conti nell'attesa avremmo potuto cercare di convivere un'altro po nel bene e nel male, con i nostri alti e bassi .
Probabilmente a febbraio chiederò all'endocrinologa se c'è una possibilità di darti una "svegliatina" e tirarti via dal letargo, senza influenzare i progressi passati e futuri.( in caso contrario resterai nel sonno eterno e Ripinpepperoni ) e perché no magari cercando insieme di darci un'altra possibilità nel tempo che ci rimane, in maniera meno pesante(almeno da parte mia), ma cercando di creare e vivere momenti rilassanti, divertenti e goduriosi(ovviamente con l'aiuto del nostro nuovo " amico" ❤ .Perché ti ripeto, non sei ne sarai te ad influenzare il mio esser Donna, ne il tempo che passeremo insieme o l'utilizzo che io farò di te, ma questo prima non lo sapevo, o meglio non avevo ancora la forza della consapevolezza o della lucidità dalla mia parte.
Ora ti saluto a presto, e nel caso non dovessi piu risvegliarti( per i motivi prima elencati), buon pomeriggio, buonasera e buonanotte!
Si lo so è una cosa un po bizzarra da fare, ma trovo nella scrittura un potere di auto-analizzarmi fortissimo, quasi quanto una giornata ad ascoltare il rumore del mare. Tornando al mio percorso ed al mio rapporto con la struttura di Firenze, per ora viaggia piu o meno bene. Nel mentre sto scrivendo questo capitolo sono a 9 mesi di terapia. La tos che inizialmente era composta da 2 pasticche di progynova al di da 2 mg e 50 e poi 100 mg di androcur, è stata sostituita da 4 mg e mezzo di gel sandrena e 50 mg di Androcur, sicché il nostro amico sta più o meno riprendendo vita. Il che non è sempre un bene. Come ho già accennato prima dalla mia rinascita ho sempre avuto un rapporto molto altalenante col mio corpo, in un oscillazione odio sopportazione molto forte, e che la terapia devo ammettere ha fortemente aumentato.
Se dovessi farvi un elenco delle dieci parti del mio corpo verso cui ho dei picchi davvero alti di disforia dovrei obbligatoriamente dividerlo in due periodi ( quindi le liste diventerebbero due), Pre terapia e inizio terapia . Non che prima dell’inizio della tos mi sentissi a mio agio con quelle parti del corpo sia chiaro, ma diciamo che i cambiamenti dell’umore hanno iniziato ad influenzare maggiormente la percezione di alcune parti del mio corpo. E’ vero dovremmo accettarci e vivere in piena armonia col nostro corpo ma in fondo siamo esseri umani..
Partiamo quindi con la lista pre inizio tos
- 10Paesi bassi :sinceramente inizialmente non avevo grossi problemi con quelle zone del corpo. c’era (e c’è ancora) una tranquilla convivenza priva di comunicazione , nonostante alcuni “inconventienti naturali” legati al testosterone
- 9Mani :Ho sempre trovato le mie mani troppo grandi e dalle dita torppo lunghe, ma diciamo che fino a quel momento non erano un “problema”.
- 8Voce : In realtà la mia voce m’ha sempre fatto abbastanza cagare ma non per motivi legati al genere. Nel periodo pre t era l’unico mezzo con cui potevo comunicare, (attraverso il telefono) e presentarmi come ragazza.
- 7Spalle\fianchi :Come per le mani erano una parte del corpo che ignoravo, ma che poi hanno iniziato a ricoprire un ruolo importante Spalle troppo larghe\fianchi troppo stretti
- 6Sedere e cosce : ho sempre voluto un sedere più morbido e pronunciato e delle cosce meno magre, ma in quel periodo mi bastava dimagrire ( ero 60 kl )..
- 5Piedi : semplicemente troppo grandi, troppo brutti
- 4Capelli : Stavo diventato la versione t di gigi d’alessio… ORRORE
- 3 Pancia ero praticamente ossessionata dalla pancia, nonostante pesassi solo 60 kl era sempre li, sempre pronta a ricordarmi la distribuzione naturale del mio grasso corporeo
- 2 Seni = e vabbe immaginatevi il perchè…
- 1Viso e precisamente la piaga PELI. La barba dovrebbe essere inserita (citado il vlog di una modella t) nelle piaghe dell’umanità. Ho consumato quintali di trucco, non sapendolo neppure usare per cercare di coprirla costringendomi a non uscire di casa, specie nei periodi in cui avevo la pelle irritata.
Ora passiamo alla classifica inizio terapia
- 10Capelli : i capelli con l’inizio della terapia sono decisament migliorati , più morbidi e folti
- 9 Sedere e cosce : La terapia sta portando un po di risultati. Se dovessi ascoltare il mio “maritino” avrei potuto anche non inserire il duo in classifica, poiche secondo lui, ho un sedere morbido e femminile e delle cosce “da donna”, ma l’insicurezza è ancora forte in me.
- 8 Piedi : con l’acquisto di scarpe più femminili riesco a nasconderli meglio.. Mi fanno sempre schifo,ma con discrezione
- 7Voce : Continua ad essere un bel peso.. Nonostante mi stia allenando ad utilizare un tono di voce più pacato, molte volte mi lascio andare in parlantine veloci e non proprio femminili.DISAGIO
- 6 Pancia: nonostante avrei dovuto metter su peso ho iniziato a dimagrire e la famosa pancetta è quasi del tutto un ricordo( ora peso 53 kg)
- Mani : salgono di diverse posizioni le mani. Per quanto possa curarle, non creme, smalti ecc ecc mi sembrano sempre troppo grande, troppo ingombrati…
- Spalle e fianchi :Stesso discorso Spalle troppo larghe\fianchi troppo stretti ma con l’aggiunta degli sbalzi d’umore . Le spalle sarebbero andate bene negli anni 80, avrei risparmiato sulle spalline sicchè continuiamo a stendere un velo pietoso
- 3 Seni : gli dei benedicano la tos ed i reggiseni ben imbottiti..E’ sempre un terzo posto..ma non ci si puo lavorare con un buon chirurgo tra qualche anno. Ma devo essere sincera le mie poccette danno qualche soddisfazione.
- 2 Paesi bassi = Forse per i primi effetti della terapia il mio disagio verso questa parte del corpo è aumenetato a dismisura. Inizialmente non ero nemmeno convinta di una futura operazione ma oggi…firmerei immediatamente.
- 1 Viso = Non c’è niente nel mio copro che mi crei più imbarazzo,disagio ed orrore della barba. Sto facendo il laser ma sembra non sortire efeftto e quindi so costretta a truccarmi ancora e continuamente. La mia tecnica è migliorata ma, resta sempre un enorme disagio…Senza di essa probabilmente altre parti del corpo mi creerebbero meno disagio… Assolutamente orrore e raccariccio!!!
Insomma due cose ormai dovreste aver ben chiaro :
- il mio rapporto col corpo si è evoluto col tempo
- mi piacciono le classifiche
- sono felicemente fidanzata e di questo vi parlerò nel prossimo capitolo
Continua la settimana prossima ❤
See you later ❤
Ps l’ho gia detto ma meglio precisarlo nuovamente.
Alcune di queste parti sono gia presenti in vecchi articoli essendo al’origine un progetto che avrei voluto pubblicare . Sicché fate vobis
PPs Vi posto il link della prima parte del secondo capitolo
https://linsostenibilepesantezzadellessere40327414.wordpress.com/2019/10/04/io-e-serena-capitolo-2-prima-parte/